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le competenze trasversali

Cosa sono le competenze trasversali? Esempi di soft skill e suggerimenti per favorirne lo sviluppo in azienda

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Non ci sono dubbi: il mondo del lavoro è in continua evoluzione e negli ultimi tempi, complice la pandemia e l’affermarsi di modalità di lavoro “alternative” come lo smart working e il lavoro ibrido, le competenze richieste ai lavoratori di oggi sono sempre più numerose. E non parliamo soltanto di competenze tecniche, relative a conoscenze specifiche acquisite con l’esperienza o attraverso lo studio, ma anche di competenze trasversali, altrimenti note come soft skills.
Ma che cosa sono le competenze trasversali?
Si tratta di aspetti e caratteristiche attitudinali che afferiscono alla sfera personale e che rendono la persona un lavoratore ideale, indipendentemente dal contesto aziendale e dal ruolo. Parliamo di capacità di gestione dello stress, attitudine nei confronti degli altri, gestione del tempo e delle priorità, capacità comunicative, di problem solving e molto altro.
In questo articolo presenteremo alcune delle competenze trasversali più richieste dalle aziende e scopriremo come poterle valutare e come poterne supportare lo sviluppo all’interno dell’ambiente organizzativo. 

Competenze trasversali: definizione 

Secondo quanto proposto dalla Commissione Europea, le competenze trasversali possono essere definite come l’insieme delle capacità che permettono al cittadino di agire in modo consapevole all’interno di un contesto sociale profondamente complesso e di affrontare le sfide poste da modelli organizzativi sempre più digitalizzati e interconnessi. 

In effetti, come abbiamo visto in apertura, le capacità trasversali sono quanto mai fondamentali in un mondo del lavoro come quello attuale. La questione è semplice: in un mondo sempre più tecnico e digitale, sono ancora le persone a fare la vera differenza. Saper comunicare con i colleghi e con i clienti, essere flessibili nella gestione delle attività e pronti ad accettare il cambiamento e i feedback (anche quando negativi), risolvere i problemi in modo creativo e gestire al meglio i conflitti sono, naturalmente, qualità preziosissime tanto per l’azienda quanto per il lavoratore stesso. 

Ma quindi, cosa sono le competenze trasversali?  

Chiamate spesso anche soft skills, le competenze sono di fatto abilità e qualità interpersonali, tratti della personalità e comportamenti che rappresentano il modo in cui la persona si approccia al mondo e reagisce agli stimoli.  

Hard skills e soft skills 

Prima di procedere, sarà utile qui fare un piccolo passo indietro per comprendere appieno la differenza tra hard skills e soft skills o, appunto, competenze trasversali. 

  • Hard skills: sono le competenze specifiche e tecniche che il lavoratore deve possedere per portare a termine compiti specifici. Si acquisiscono attraverso precisi programmi di istruzione e formazione come lauree, certificati, corsi o apprendistati; 
  • Soft skills: sono le abilità trasversali che completano le hard skills. Si tratta di qualità interpersonali e di comunicazione, preziose non soltanto nel contesto lavorativo ma anche in ogni ambito della vita della persona. 

Insomma, se le hard skills definiscono cosa una persona sa fare, le soft skills descrivono invece il modo in cui le fa, ovvero il modo in cui l’individuo reagisce agli input dell’ambiente che lo circonda. 

Se desideri approfondire il tema, leggi anche Soft skills: definizione e esempi.  

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Il ruolo delle soft skills 

Non che cosa la persona sa fare, ma il modo in cui la fa. Questa, come abbiamo visto, la grande differenza tra hard skills e competenze trasversali e il motivo, di fatto, che rende queste ultime così importanti nel contesto aziendale. 

Immagina una figura estremamene tecnica e competente ma che non sa comunicare al meglio con gli stakeholder e con i membri del team, oppure un project manager che conosce le tecnologie più all’avanguardia per favorire la collaborazione interna ma non sa gestire i tempi e le priorità di progetto. 

Le competenze trasversali sono importanti tanto per le persone quanto per l’azienda nel suo complesso perché permettono di migliorare notevolmente le prestazioni, la produttività e la soddisfazione sul lavoro.  

Tra le altre cose, non va dimenticato che ad oggi i candidati sono alla ricerca di aziende pronte ad investire sulla loro crescita. Offrire percorsi di formazione ad hoc ai propri collaboratori, compresi di corsi dedicati all’accrescimento delle soft skills, è perciò un requisito fondamentale per tutte quelle realtà che desiderano rimanere competitive sul mercato, attirare nuovi talenti e limitare i tassi di turnover. 

Quali sono le competenze trasversali? Un elenco 

Per quanto non sia possibile riassumere in un elenco esaustivo tutte le competenze trasversali, ecco una lista completa delle soft skills attualmente più richieste dalle aziende. 

Si tenga presente che alcune di queste competenze, da sempre considerate importanti, sono ad oggi diventate imprescindibili per riuscire a navigare al meglio un mondo del lavoro sempre più complesso.  

  • Team working: la capacità di saper fare gioco di squadra, coordinarsi e collaborare con gli altri per portare a termine al meglio un’attività o un progetto. Sempre più richiesta dalle aziende, questa soft skills implica la tendenza a voler trarre valore dal gruppo, incentivando la condivisione delle esperienze per insegnare e imparare allo stesso tempo. Considerato che l’affiatamento di un team non è affatto scontato, può essere utile per le aziende incentivare questa qualità attraverso la pianificazione di attività di team building aziendale.  
  • Time management: è la capacità di saper gestire al meglio il proprio tempo associando ad ogni attività il giusto grado di priorità. Questa competenza trasversale è naturalmente particolarmente utile quando ci si trova a dover gestire contemporaneamente più attività e progetti, ma non solo. Una buona capacità di time management aiuta infatti ad aumentare la produttività, l’efficacia e il benessere individuale permettendo di raggiungere un buon work-life balance. 
  • Flessibilità: l’abilità di sapersi muovere in modo agile attraverso gli imprevisti dell’attuale mondo del lavoro, sempre mutevole. Questa soft skills rende possibile alle persone saper accettare con positività le nuove sfide considerando ogni ostacolo e novità come un’occasione di crescita e miglioramento. Un tratto comune delle persone flessibili è proprio la voglia di approfondire costantemente le proprie competenze secondo quello che ad oggi viene definito uno stile di lifelong learning. 

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  • Intelligenza emotiva: aspetto dell’intelligenza studiato negli anni ’90 da John D. Mauer, Peter Salovey e Daniel Goleman, l’intelligenza emotiva è sostanzialmente la capacità dell’individuo di saper riconoscere, utilizzare, comprendere e gestire in modo consapevole le proprie emozioni e quelle altrui. Fondamentale per riuscire a creare relazioni umane solide e durature. 
  • Capacità comunicative: la capacità di conversare, scrivere email o esporre un progetto in modo chiaro ed efficace per evitare fraintendimenti. Questa qualità è ad oggi ancor più preziosa essendo venuto meno, in molti contesti lavorativi, il rapporto di persona. Chi possiede questa soft skills sa cambiare il proprio registro linguistico a seconda dell’interlocutore ma sa anche ascoltare e porre le giuste domande.  
  • Affidabilità: la qualità di saper rispettare compiti e ruoli entro i tempi concordati senza bisogno di supervisione o controllo esterno. Anche in questo caso, l’affidabilità ha assunto un ruolo fondamentale con l’avvento dello smart working e del lavoro ibrido che ha reso fondamentale lo sviluppo di una relazione di fiducia tra datore di lavoro e lavoratore, basata sull’onestà, sull’integrità, sul rispetto e sulla puntualità.  
  • Problem solving: la capacità di analizzare i problemi e mettere in atto il pensiero laterale per esplorare soluzioni mai provate prima. Questa soft skills è tipica di chi mette in discussione i modelli cognitivi e, adottando la creatività, affronta situazioni abituali o mai affrontate prima con la consapevolezza che la soluzione c’è, basta saperla trovare. 
  • Leadership: la qualità di chi è predisposto ad assumere il ruolo di leader o capo di un team di lavoro. Da sempre una competenza trasversale indispensabile per i manager, lo è ancor di più oggi per poter guidare al meglio anche team che lavorano da remoto. Un buon leader sa motivare e spingere le persone a dare il meglio, ma sa anche collaborare in prima persona e delegare riconoscendo i propri limiti. 

Incentivare lo sviluppo delle competenze trasversali  

Ora che abbiamo visto quali sono alcune delle competenze trasversali più preziose per affrontare l’attuale mondo del lavoro, non resta che chiedersi come poter incentivarne lo sviluppo all’interno dei propri team di lavoro.  

Per supportare la crescita e le soft skills dei tuoi collaboratori potrai: 

  • Favorire percorsi formativi dedicati alle competenze trasversali, dai seminari ai corsi online; 
  • Incoraggiare il mentoring aziendale e mettere in contatto figure senior e figure junior 
  • Organizzare attività di team building per rendere la collaborazione tra persone un elemento alla base della cultura aziendale; 
  • Adottare la logica della gamification incentivare la formazione relativa alle soft skills; 
  • Fornire feedback e indicazioni costanti su come migliorare le competenze trasversali. 

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La valutazione delle soft skills in azienda 

Ma come si valutano le competenze trasversali dei dipendenti?  

Considerato che non esiste una scala di valutazione oggettiva e affidabile per misurare le soft skills, le aziende che desiderano conoscere le competenze trasversali dei propri dipendenti potranno contare su:  

  • Colloqui 1:1: per chiedere alle persone di descrivere come hanno affrontato un determinato problema e, in linea generale, quali soft skills sentono proprie; 
  • Feedback da più fonti: per avere una visione più completa delle competenze trasversali del singolo affidandosi a ciò che gli altri membri del team, i supervisori o i subordinati vivono e percepiscono durante la quotidianità; 
  • Autovalutazioni e valutazioni tra pari: per raccogliere informazioni specifiche offrendo alla persona stessa e/o ai suoi colleghi la possibilità di valutare le proprie soft skills e quelle altrui. 

MyNet e le competenze trasversali 

Come abbiamo visto in questo articolo, le competenze trasversali o soft skills sono ad oggi importantissime per i singoli individui e per le aziende. Si tratta, infatti, di qualità e capacità che vanno oltre alle competenze tecniche specifiche, frutto di studi ed esperienze pregresse, per descrivere nel complesso il modo in cui la persona reagisce agli stimoli. 

Capacità di comunicare e confrontarsi, di gestire lo stress, di definire tempi e priorità, di lavorare in team, di risolvere i conflitti e risolvere in modo innovativo i problemi sono solo alcune delle qualità che vengono ricercate dalle aziende. 

Ma come poter sfruttare un unico strumento aziendale per incentivare lo sviluppo delle competenze trasversali? Con App MyNet potrai contare su specifiche funzionalità, raccolte in Moduli, come: 

  • Chat: per favorire la comunicazione all’interno dei team  
  • Bacheca: per incentivare il senso di appartenenza all’azienda e comunicare secondo la logica del social network 
  • Eventi e formazione: per pianificare percorsi formativi e di crescita, di persona e in modalità e-learning, e attività di team building 
  • Classifica: per introdurre la logica del gioco e premiare le azioni di valore 
  • Sondaggi: per poter semplificare la fase di autovalutazione delle soft skill da parte del personale e per vagliare nuovi possibili corsi formativi 

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Questo articolo è stato scritto da

Giulia Di SopraCustomer success manager di MyNet. Nel 2015 entra nel mondo del digitale lavorando nel dipartimento commerciale di un’azienda di servizi online. Dopo diversi anni all’estero rientra in italia e inizia la sua attività in MyNet dedicandosi all’organizzazione delle DEMO, alla formazione dei manager e all’assistenza clienti.

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