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work-life balance: persona che tiene in equilibrio blocchi di legno su un'asse

Work-life balance: la guida per raggiungere il giusto equilibrio vita-lavoro

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Secondo i risultati della recentissima Randstad Employer Brand Reasearch 2021, il work-life balance si riconferma uno dei fattori più ricercati dai lavoratori italiani quando si tratta di scegliere un’azienda.
Ma il work-life balance cos’è? Si tratta dell’equilibrio vita privata e lavoro, di un sano bilanciamento tra il tempo dedicato alle attività professionali e quello invece dedicato alla vita personale fuori dall’ufficio. Un equilibrio, ben inteso, di fondamentale importanza da cui dipende direttamente anche quello psico-fisico.

Soprattutto oggi, che la tecnologia rende di fatto impalpabile il confine tra l’ambito professionale e personale, riuscire ad evitare che il lavoro prenda il sopravvento sui momenti di vita privata non è semplice. Senza un giusto equilibrio, però, scattano stress e tensioni e stati d’ansia associati alla perdita di controllo.

Scopriamo quindi come raggiungere un giusto equilibrio vita-lavoro con queste guide dedicate ai dipendenti e ai manager.

Work-life balance: significato

Come abbiamo anticipato, work-life balance, o equilibrio vita-lavoro, è un’espressione che indica il buon equilibrio tra la sfera lavorativa e quella personale, la pacifica convivenza tra l’ambito professionale e privato di ogni individuo.

Il concetto di work-life balance è nato in Gran Bretagna negli anni ’70 salvo riprendere piede in tempi relativamente recenti. L’avvento della tecnologia sui posti di lavoro, che in effetti ha sfumato sempre più i confini tra vita privata e professionale, sia per quanto riguarda i tempi sia per quanto riguarda gli spazi fisici del lavoro, ha reso nuovamente il work-life balance l’aspetto prioritario nella scelta di un’azienda.

La situazione del work life balance in Italia

Secondo il Report 2021 del Randstad, che ha analizzato le risposte di quasi 185.000 rispondenti in 33 paesi del mondo, i criteri più importanti nella scelta di un datore di lavoro sono:

  1. Work-life balace
  2. Atmosfera di lavoro piacevole
  3. Retribuzione e benefit
  4. Sicurezza del posto di lavoro
  5. Visibilità del percorso di carriera

Per riuscire a valutare la situazione del work life balance in Italia, il Report analizza le risponde di 6.581 intervistati del nostro paese. Per il 66% del campione coinvolto, l’equilibrio vita-lavoro è l’elemento più ricercato in un’azienda, a fronte di una media europea che si aggira invece attorno al 60%.

Dal punto di vista generazionale, sono soprattutto le nuove generazioni ad indicare l’equilibrio lavoro e vita privata come prioritario e a desiderare aziende non totalizzanti. Per quanto l’aspetto rimanga fondamentale per entrambi i sessi, sono soprattutto le donne a desiderare una buona work-life balance (70%) mentre la percentuale scende leggermente considerando le risponde degli uomini (62%).

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Perché l’equilibrio vita-lavoro è così importante

Sono diversi gli studi che dimostrano quanto i sovraccarichi di lavoro si associno a maggiori rischi in termini di salute psico-fisica, non diversamente da quanto abbiamo già raccontato nell’articolo dedicato allo stress lavoro correlato.

Alcuni dei sintomi più comuni associati ad un mancato work-life balance sono:

  • Stress
  • Disturbi del sonno
  • Minor produttività
  • Difficoltà di concentrazione
  • Irritabilità
  • Difficoltà relazionali

Aziende di piccole e grandi dimensioni, consapevoli dei contraccolpi di uno squilibrio tra vita professionale e vita privata, hanno quindi cominciato a dare grande priorità al benessere e alla soddisfazione dei propri collaboratori. Motivazione e soddisfazione sul lavoro, d’altronde, sono gli ingredienti principali per aumentare la produttività, favorire il team work, e aumentare la retention dei talenti.

Proprio per queste ragioni, le aziende stanno puntando a realizzare iniziative di welfare aziendale sempre più ricche e interessanti rendendole parte integrante della propria strategia d’impresa.

Work-life balance e welfare aziendale

Il work-life balance è quindi entrato a far parte delle politiche di welfare aziendale. Essendo l’elemento più ricercato nelle aziende, un’azienda che favorisce un buon equilibrio vita-lavoro possiede un grande vantaggio competitivo, oltre che uno strumento perfetto per mantenere i propri dipendenti felici e motivati.

Da tempo è ormai evidente che retribuzioni più importanti o premi in denaro, da soli, non sono sufficienti ad incrementare la motivazione e la soddisfazione dei collaboratori. La produttività sembra infatti essere direttamente influenzata dal benessere sul lavoro che, a sua volta, deriva anche dalla possibilità di poter godere di un sano work-life balance.

Proprio per questa ragione, le aziende tendono sempre più ad inserire nel proprio piano welfare iniziative e benefit a sostegno dell’equilibrio vita-lavoro.

work life balance e welfare aziendale. Uomo d'affari che esce da una porta. passando da modalità lavoro a modalità relax

GUIDA AI LAVORATORI: come si raggiunge l’equilibrio vita-lavoro

Prima di dare qualche consiglio per raggiungere il proprio work-life balance ideale, è importante sottolineare che l’equilibrio “perfetto” non esiste. Ogni persona, a seconda della propria età, della propria situazione personale, delle proprio esigenze, dei momenti o delle ambizioni, tende ad avere una propria idea di equilibrio vita-lavoro. Ancor di più, quest’idea può variare anche per la singola persona di giorno in giorno, da un periodo dell’anno all’altro. Insomma, il work-life balance è un equilibrio strettamente individuale che varia così come variano le esigenze e le situazioni.

Detto ciò, ogni persona può adottare delle strategie e degli accorgimenti utili a mantenere un sano work-life balance. Vediamo quali sono:

  1. Parola d’ordine: pianificazione. Le capacità organizzative sono fondamentali per riuscire a trovare un giusto equilibrio vita-lavoro. Una buona gestione del tempo permette infatti di organizzare al meglio le proprie giornate per riuscire a svolgere le attività lavorative da un lato e dedicarsi a relazioni e impegni sociail dall’altro. Un consiglio? Evitate il multitasking. Definiti gli obiettivi o le mansioni da portare a termine nel corso della giornata, dedicatevi ad un’attività per volta così da mantenere alta la concentrazione prima di passare ad altro;
  2. Il tempo libero deve comprendere momenti di relax. Quante volte il tempo libero si trasforma semplicemente nel momento adatto per compiere tutte quelle attività e mansioni che non siamo riusciti a svolgere nel corso della settimana? Per potersi davvero ricaricare di energie è importante riuscire a ritagliarsi del tempo per rilassarsi. Che si tratti di leggere un bel libro o fare una camminata in montagna, staccare la spina dal lavoro per dedicarsi ad una propria passione è fondamentale;
  3. Non aver paura di dire “no”. Molto spesso al lavoro, per aiutare qualche collega in difficoltà o perché non ce la sentiamo proprio di rifiutare un incarico affidatoci dal nostro responsabile, finiamo per essere subissati di incarichi e attività che non sono propriamente di nostra competenza (e a volte rischiano perfino di rubare tempo a quelle attività che invece lo sono). Saper collaborare e lavorare in team è un’ottima qualità, ma è importante tenere in considerazione quelle che sono le proprie necessità e le priorità. Un “sì” di cortesia può fare molti più danni che un “no” detto con cognizione di causa;
  4. Creare confini precisi tra lavoro e vita privata. Niente pc a letto per rispondere alle ultime mail della giornata, niente conversazioni di lavoro al cellulare durante il pranzo in famiglia della domenica. Per quanto possa risultare difficile, soprattutto con la diffusione del lavoro da remoto, riuscire a definire i confini tra i momenti dedicati al lavoro e quelli dedicati alla propria vita privata è importantissimo (si pensi che nell’ambito dello smart working ne è nata anche una legge: diritto alla disconnessione). Quindi, datevi degli orari precisi; stabilite in partenza quando è il momento di lavorare e quando invece il pc va spento e, soprattutto, rispettate quei limiti.

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GUIDA AI MANAGER: come si supporta il work-life balance dei propri collaboratori

Uno squilibrato work-life balance, come abbiamo visto, non rappresenta un danno per le singole persone ma anche per l’azienda nel suo complesso. Un ritmo di lavoro eccessivo, che impedisce l’equilibrio vita-lavoro, è all’origine di significativi cali di performance e mancanza di motivazione. Puntare al benessere delle persone dev’essere quindi una priorità delle aziende.

Se sei un manager, ecco cosa puoi fare per aiutare i tuoi collaboratori a prendere il work-life balance con serietà:

  1. Incoraggia i tuoi collaboratori a fare delle pause. Fermarsi, soprattutto quando l’ambiente di lavoro è frenetico e scandito da scadenze imminenti, è importantissimo. Generalmente, poi, è proprio nei momenti di pausa, quando la testa è libera di svagarsi per qualche minuto, che tendono a nascere idee e soluzioni innovative. Tra una mansione e l’altra, quindi, incoraggia i tuoi collaboratori a chiacchierare con qualche collega, a prendersi un tazza di caffè o, semplicemente, sgranchirsi le gambe passeggiando.
  2. Dai importanza al tempo in famiglia. Tieni sempre presente che i tuoi collaboratori hanno una vita privata lontana dall’ufficio ricca di persone e impegni. Cerca quindi di essere flessibile, quando si può, per aiutarlo a gestire la sua vita privata, magari permettendogli di uscire dall’ufficio un po’ prima per andare a prendere il figlio a scuola. I risultati saranno stupefacenti: creando una relazione di fiducia con i tuoi collaboratori, sarai ricompensato da motivazione e ottime performance sul lavoro;
  3. Ascolta i tuoi collaboratori. Associato al punto precedente, ogni persona ha proprie esigenze, esperienze, impegni e personalità. Dedica ad ognuno qualche minuto del tuo tempo per capire come potresti aiutarli a gestire al meglio il loro equilibrio vita-lavoro o, se non altro, tieni sempre aperta la porta del to ufficio così da garantire a tutti la possibilità di contattarti;
  4. Togli lo stigma al work-life balance. L’equilibrio vita-lavoro viene troppo spesso percepito dalle persone in termini negativi, un po’ come una dimostrazione della propria “debolezza” o “scarsa dedizione al lavoro”. Il work-life balance in realtà, come abbiamo visto, non è affatto un capriccio ma un elemento fondamentale per la salute psico-fisica degli individui. Parlane quindi apertamente, incoraggia le persone a lavorare entro gli orari stabiliti e a lasciare l’ufficio a fine turno. Considera sempre che chiunque dedichi ore del proprio sonno o della propria vita privata pur di terminare un progetto sarà sì riuscito a raggiungere l’obiettivo, ma non sarà produttivo a lungo.
  5. Infine, dai il buon esempio. Dopo aver reso il work-life balance un termine noto, dai il buon esempio. Cerca di rispettare gli orari d’ufficio e non contattare i tuoi dipendenti oltre l’orario di lavoro. Evita di chiamare o inviare email e dedicati alle tue passioni.

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Conclusione

La tecnologia, che ci permette ad oggi di lavorare da qualsiasi luogo e in qualsiasi orario, si rivela una grande risorsa e, al contempo, un grande rischio. Individuare infatti un buon work-life balance è fondamentale per riuscire a vivere una vita piena e volta al benessere e per poter essere davvero “presenti”. Presenti nel lavoro, con motivazione, soddisfazione e buone performance, e presenti nella vita, riuscendo perciò a godere dei momenti di pausa e di relax.

Questo articolo è stato scritto da

Manuele CeschiaCEO di MyNet. Laureato in Economia e da sempre impegnato nel settore del marketing, della comunicazione e dell’organizzazione di eventi, si occupa dello sviluppo del progetto MyNet supportando il lavoro di tutti i team. Collabora con Università e Centri di formazione per condividere la sua esperienza professionale.

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