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Soft skills: la lista con le competenze trasversali chiave da ricercare nei candidati e coltivare nel team

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Le soft skills, in italiano tradotte con il termine competenze trasversali, rappresentano sempre più un fattore chiave nel mondo professionale contemporaneo. Queste abilità interpersonali sono infatti fondamentali per lavorare in modo efficace con gli altri e per reagire in modo adeguato agli incredibili cambiamenti che il mondo del lavoro sta subendo in termini di velocità, strumenti e tecnologie (basti pensare alla rivoluzione iniziata dalla diffusione dell’Intelligenza Artificiale).
Per qualsiasi azienda decisa a mantenere una sana cultura aziendale e a distinguersi nel mercato del lavoro, conoscere, sviluppare e valorizzare le soft skills dei propri dipendenti è di importanza cruciale.
Ma quali sono le soft skills che possono fare la differenza all’interno dell’ambiente lavorativo. Ecco “soft skills: lista”, l’articolo che raccoglie le competenze trasversali più preziose da ricercare nei nuovi candidati e promuovere all’interno del team attraverso una formazione aziendale ad hoc.

Prima di passare alla lista: cosa sono le soft skills?

Viviamo in un mercato del lavoro sempre più complesso e in continua trasformazione. In questo contesto, è fondamentale che i tuoi dipendenti possiedano (o sviluppino) le migliori capacità per affrontare e gestire compiti diversi.
Le soft skills, conosciute anche come competenze relazionali o trasversali, rappresentano un elemento essenziale nelle dinamiche interpersonali. Queste competenze abbracciano tratti caratteriali che favoriscono interazioni positive e sono parte integrante della nostra personalità rappresentando i nostri comportamenti e le nostre abitudini fino a disegnare il modo stesso in cui ci approcciamo al mondo.

Nell’avviare una carriera di successo, le soft skills rivestono un ruolo fondamentale costituendo la controparte delle hard skills o competenze tecniche, misurabili in maniera oggettiva attraverso test e certificati. Se le hard skills rappresentano ciò che sappiamo fare, le soft skills rappresentano invece chi siamo come individui e come ci relazioniamo con gli altri.
Non a caso, e come vedremo tra poco nella lista, le soft skills includono aspetti legati alla personalità, alle attitudini, agli stili di comunicazione e a quelle doti empatiche ed espressive, dall’intelligenza emotiva alla gestione delle situazioni complesse, che ogni individuo apprende nel corso della propria esperienza personale e professionale.

Purtroppo, a differenza delle hard skills, non esiste un metodo oggettivo per quantificare le competenze trasversali. Se questo tuttavia è il tuo obiettivo primario, ti suggeriamo di realizzare una scheda di valutazione personale per poter avere una panoramica della situazione di partenza e stilare un elenco delle principali soft skills da potenziare (per ottenere il massimo risultato, utilizza il Modulo Sondaggi di MyNet!).

Il ruolo delle soft skills nel mondo del lavoro

Le soft skills rappresentano un elemento imprescindibile nel panorama lavorativo attuale e la loro valutazione durante i colloqui di lavoro è diventata una prassi consolidata tra i recruiter.
I candidati che dimostrano un elevato livello di competenze relazionali godono infatti di un naturale vantaggio competitivo rispetto a coloro che mostrano carenze in questo ambito. D’altronde, a fronte di pari capacità tecniche, preferiresti assumere un dipendente che sa lavorare bene in squadra rispettando tempi e scadenze oppure un dipendente che non ama collaborare con gli altri e non è particolarmente ferrato nella gestione del proprio tempo?

Coloro che sono in grado di gestire le relazioni interpersonali in modo emotivamente intelligente apportano numerosi benefici all’organizzazione. Solo per fare degli esempi, basti pensare all’incredibile potere di soft skills come la comprensione degli altri, l’ascolto attivo e il sostegno reciproco che permettono di evitare conflitti e favorire la nascita di un clima di lavoro in cui le persone si sentono valorizzate e motivate.
È naturale, infatti, che maggiori saranno le soft skills in azienda maggiori saranno le performance professionali dei singoli e la produttività complessiva dell’intera organizzazione.

L’elenco delle soft skills da integrare in azienda comprende una vasta gamma di competenze, tra cui la comunicazione efficace, il lavoro di squadra, la leadership, la gestione dello stress e la capacità di risolvere i problemi. Investire nello sviluppo di queste competenze rappresenta un elemento fondamentale per ottenere successo e distinguersi in un mercato del lavoro altamente competitivo e in continua evoluzione.

Soft skills: la lista del World Economic Forum

Che tu sia alla ricerca di una nuova figura da integrare nell’organico o di individuare i migliori corsi di formazione per supportare l’apprendimento continuo dei tuoi dipendenti anche per quanto riguarda le competenze trasversali, ti sarà utile sapere che il World Economic Forum (WEF) ha di recente stilato la lista delle 10 soft skills più rilevanti nei prossimi 2 anni.

Queste competenze, elencate nel report ‘Future of Jobs’, rappresentano le abilità cruciali che i lavoratori dovrebbero possedere indipendentemente dal settore o dal ruolo occupato.

  1. Pensiero analitico e innovazione: abilità di saper identificare sfide e proporre soluzioni innovative utilizzando l’analisi per comprendere le interconnessioni e sfruttare le opportunità.
  2. Apprendimento attivo: tendenza naturale alla ricerca attiva di opportunità di formazione che dimostra curiosità e interesse nella crescita professionale.
  3. Problem solving: capacità di affrontare problemi complessi analizzandoli da diverse prospettive grazie al pensiero laterale e adottando soluzioni creative.
  4. Pensiero critico e analisi: abilità di comprende i fatti, analizzare i dati e raggiungere conclusioni logiche per risolvere problemi e affrontare le situazioni in modo efficace.
  5. Creatività e spirito di iniziativa: tendenza ad utilizzare l’immaginazione per generare idee innovative, portando prospettive diverse e agendo con determinazione.
  6. Leadership e influenza sociale: capacità di costruisce relazioni e una buona reputazione per sé stessi (e, di riflesso, per l’azienda), influenzando positivamente gli altri e creando un ambiente di lavoro stimolante.
  7. Uso, monitoraggio e controllo della tecnologia: capacità di identificare e utilizzare le tecnologie più adatte al lavoro e alle singole attività, gestendole in modo efficace per monitorare e ottenere risultati.
  8. Progettazione e programmazione della tecnologia: capacità, fondamentale in un mondo sempre più digitalizzato, di conosce i meccanismi di funzionamento delle tecnologie e di adattarle alle esigenze aziendali.
  9. Resilienza e flessibilità: abilità di affrontare le sfide e qualsiasi nuova situazione difficile mantenendo un’alta adattabilità ai cambiamenti.
  10. Ragionamento, risoluzione dei problemi e ideazione: capacità di utilizza l’analisi dei dati per risolvere problemi in modo ragionato, considerando le informazioni raccolte.

Continuiamo con l’elenco delle soft skills

Nonostante Il World Economic Forum abbia presentato una lista delle soft skills più utili nei prossimi anni già di per sé molto esaustiva, ecco un ulteriore elenco da tenere in considerazione.

  • Empatia: implica sapersi mettere nei panni altrui e comprendere i bisogni, le paure, le motivazioni e le reazioni degli altri;
  • Tolleranza: ovvero saper rispettare le differenze, indipendentemente dalle loro origini (approfondisci sull’articolo Diversity Management);
  • Capacità decisionale: rappresenta l’abilità di saper prendere decisioni efficaci senza procrastinare, analizzando il problema e valutano le possibili soluzioni;
  • Versatilità e curiosità: ovvero la tendenza a ricercare ciò che è nuovo e non accontentarsi delle conoscenze già acquisite;
  • Intelligenza emotiva: implica riconoscere, comprendere e gestire in modo consapevole le emozioni, le proprie e quelle altrui;
  • Organizzazione: ovvero saper pianificare al meglio il proprio tempo e le proprie attività, fondamentale soprattutto oggi con la diffusione dello smart working;
  • Spirito di iniziativa e proattività: cioè non subire in maniera passiva le iniziative altrui ma essere propensi all’azione;
  • Competitività: in quanto capacità di saper rendere la competitività un elemento positivo alla base della crescita costante (in ottica di competitività sana come quella promossa dalla gamification);
  • Diplomazia e capacità di negoziazione: implica saper affrontare i conflitti in modo efficace e gestire al meglio le relazioni, all’interno del team e con i clienti;
  • Time management: ovvero saper gestire e ottimizzare il proprio tempo per poter sfruttare al massimo i picchi di massima concentrazione (per lavorare meglio, non di più!);
  • Comunicazione: cioè saper comunicare in modo chiaro e preciso evitando conflitti e incomprensioni;
  • Ricevere feedback: ovvero trarre dai feedback tutto il positivo senza prendere le critiche come attacchi personali per migliorare sé stessi e il proprio lavoro;
  • Responsabilità e affidabilità: cioè essere rispettosi delle scadenze e degli impegni dimostrando la propria professionalità;
  • Pensiero critico: implica osservare le situazioni e i processi con occhio critico per mettere in luce possibilità di crescita;
  • Gestione dello stress: ovvero conoscere i propri punti deboli e ciò che crea tensione per poter controbilanciare con le migliori azioni quotidiane. Lo stress lavoro correlato è d’altronde ormai diffusissimo ed è fondamentale conoscerlo per evitare il burnout.

Conclusione

Ora che abbiamo presentato la lista delle soft skills più rilevanti ad oggi, sarà qui necessario sottolineare una cosa: difficilmente un individuo potrà possedere tutte queste competenze in modo innato.

Ma questo significa forse che le competenze trasversali non possano essere apprese?
Assolutamente no. Infatti, per le aziende diventa fondamentale oggi incentivare una learning culture che spinga verso l’acquisizione (o l’affinamento) di queste soft skills.
Corsi e attività formative specifiche sono infatti l’ideale per aiutare i dipendenti a perfezionare le proprie capacità trasversali aiutandoli di conseguenza ad affrontare al meglio non solo la vita in azienda ma anche quella privata.

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Questo articolo è stato scritto da

Manuele CeschiaCEO di MyNet. Laureato in Economia e da sempre impegnato nel settore del marketing, della comunicazione e dell’organizzazione di eventi, si occupa dello sviluppo del progetto MyNet supportando il lavoro di tutti i team. Collabora con Università e Centri di formazione per condividere la sua esperienza professionale.

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