Agevolazioni e bonus assunzioni 2024-2025: ecco quali sono e come richiederli
Le agevolazioni per le assunzioni 2024-2025 offrono una grande opportunità per le aziende italiane che sognano di crescere e ridurre al contempo i costi legati alle nuove assunzioni. Grazie agli incentivi assunzioni 2024 introdotti dai recenti decreti, come il DL n. 48/2023 e il DL n. 60/2024, le imprese possono ora approfittare di tutta una serie di sgravi fiscali studiati per promuovere l’occupazione stabile, con un focus particolare sui contratti a tempo indeterminato.
Questi bonus assunzioni 2024 sono pensati non solo per abbattere le spese di reclutamento delle imprese italiane, ma anche per dare una forte spinta alla competitività delle aziende, specialmente in un mercato del lavoro in continua evoluzione. Le varie misure, come le agevolazioni assunzioni 2024 riservate alle donne, puntano infatti a sostenere le realtà che desiderano espandere il proprio organico o, semplicemente, gestire in maniera più sostenibile il turnover dovuto a pensionamenti o riorganizzazioni interne.
In questo articolo esploreremo in dettaglio le principali agevolazioni per nuove assunzioni per il biennio 2024-2025, a chi si rivolgono questi bonus e come le aziende possono trarne il massimo vantaggio, ottimizzando la gestione delle risorse umane.
La maxi-deduzione alle assunzioni del 2024-2025
Quando si parla di vantaggi per le assunzioni a tempo indeterminato e di incentivi alle assunzioni 2024-2025 si fa necessario fare riferimento al decreto attuativo del 25 giugno 2024. È qui infatti che sono contenute tutta una serie di misure nate con l’obiettivo di combattere il precariato e incentivare l’occupazione stabile.
Le misure del decreto, valide fino a dicembre 2025, prevedono infatti una deduzione IRPEF e IRES del 120% sul costo del personale per le nuove assunzioni, percentuale che può salire al 130% per i lavoratori “molto svantaggiati”. Nello specifico, stiamo parlando di:
- persone con disabilità,
- donne con almeno due figli o che non lavorano da sei mesi,
- ex percettori di reddito di cittadinanza,
- donne vittime di violenza,
- minori con difficoltà familiari,
- giovani under 30 beneficiari di incentivi all’occupazione.
Ma attenzione. Per beneficiare degli incentivi e bonus assunzioni 2024-2025, le aziende devono necessariamente dimostrare di aver aumentato la propria base occupazionale rispetto all’anno precedente, includendo nel calcolo anche i dipendenti a tempo determinato.
Chi può usufruire delle agevolazioni per le assunzioni?
Le agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato introdotte per il 2024, e valide in molti casi fino al 31 dicembre 2025, sono riservate a una specifica categoria di datori di lavoro.
Stiamo infatti parlando di:
- titolari di reddito d’impresa,
- imprese individuali,
- società di persone,
- autonomi che esercitano arti e professioni.
Per tutte queste categorie, rimane saldo un requisito fondamentale: l’attività dev’essere stata esercitata per almeno 365 giorni durante il 2023. Ciò significa quindi che dagli incentivi per le assunzioni sono escluse tutte le imprese di nuova costituzione.
Scendendo più nello specifico, possono accedere agli incentivi assunzioni 2024-2025 società per azioni, società a responsabilità limitata, cooperative, società europee e cooperative europee con sede in Italia, oltre a enti pubblici e privati che operano nel settore commerciale, e organismi di investimento collettivo del risparmio. Anche le imprese individuali e le società di persone, comprese quelle equiparate ai sensi del TUIR, possono beneficiare di questi incentivi, così come gli esercenti arti e professioni, anche in forma associata, che determinano il reddito ai sensi dell’articolo 54 del TUIR.
Oltre alle nuove imprese costituite nel 2023, sono escluse dai bonus le imprese in liquidazione ordinaria, o soggette a procedimenti di liquidazione giudiziale e ad altri istituti liquidatori.
Agevolazioni alle assunzioni 2024-2025: parola al Decreto Coesione
Oltre agli incentivi per i contratti a tempo indeterminato, il 2024 ha portato con sé ulteriori agevolazioni per le assunzioni. Merito del Decreto Coesione, pubblicato l’8 maggio 2024, sono infatti stati introdotti alcuni bonus a sostituzione di quelli scaduti nel 2023, riservati a specifiche categorie di lavoratori.
Tra queste, troviamo giovani sotto i 35 anni senza precedenti contratti a tempo indeterminato, donne appartenenti a categorie svantaggiate e lavoratori assunti nelle Zone Economiche Speciali (ZES) del Mezzogiorno. Approfondiamo i dettagli degli incentivi alle assunzioni previsti per ciascuna categoria.
Assunzioni giovani under 35
L’agevolazione per i giovani under 35 si applica a coloro che non hanno mai avuto un contratto a tempo indeterminato.
I datori di lavoro che assumono questa categoria di lavoratori, o ne trasformano il contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato, potranno beneficiare di uno sgravio contributivo di 500 euro al mese per un periodo di 24 mesi. Per le aziende nelle regioni del Mezzogiorno, lo sgravio sale a 650 euro mensili. Questo incentivo copre il 100% dei contributi dovuti dal datore di lavoro fino all’importo mensile di 500 euro, escludendo i contributi INAIL.
Lo sgravio contributivo è valido per le assunzioni a partire dal 1° settembre 2024 e resterà in vigore fino al 31 dicembre 2025. Tuttavia, le aziende che nei sei mesi precedenti all’assunzione hanno effettuato licenziamenti per giustificato motivo oggettivo, o che licenziano il lavoratore assunto o un lavoratore con la stessa qualifica nei sei mesi successivi, non potranno beneficiare del bonus.
Un aspetto di certo interessante da considerare è che questo incentivo è cumulabile con altre agevolazioni, come la maxi-deduzione fino al 130% per il nuovo personale assunto, di cui abbiamo parlato in apertura.
Per gli under 30, rimane invece in vigore l’incentivo per l’occupazione giovani under 30, previsto dalla Legge di Bilancio del 2018, che garantisce una riduzione dei contributi del 50% per 36 mesi, fino a un limite annuo di 3.000 euro.
Donne svantaggiate
Questa agevolazione all’assunzione, attiva da settembre 2024 fino a dicembre 2025, si applica alle lavoratrici considerate svantaggiate, ossia donne che non hanno avuto un impiego regolarmente retribuito per almeno 24 mesi. Per le lavoratrici residenti nelle regioni dell’area ZES Sud, il requisito scende a sei mesi.
L’incentivo prevede l’esonero totale dai contributi INPS e INAIL fino a 650 euro mensili per 24 mesi. Tuttavia, come per altre agevolazioni, l’azienda deve dimostrare un incremento della base occupazionale rispetto all’anno precedente.
ZES del Mezzogiorno
Gli sgravi fiscali per le Zone Economiche Speciali (ZES) del Mezzogiorno si rivolgono alle micro e piccole imprese con un massimo di 10 dipendenti situate in specifiche regioni: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.
Per i datori di lavoro privati che assumono lavoratori over 35 disoccupati da almeno 24 mesi, è previsto un esonero contributivo totale fino a 650 euro mensili per 24 mesi, applicabile ai nuovi assunti con contratto a tempo indeterminato.
Anche in questo caso, la misura è attiva da settembre 2024 fino a dicembre 2025.
Gli altri bonus per le assunzioni
Oltre alla maxi-deduzione e agli incentivi del Decreto Coesione, di cui abbiamo parlato fin qui, esistono altri bonus alle assunzioni 2024-2025 che le aziende possono sfruttare per ottenere sgravi fiscali.
Tra questi:
- Il bonus assunzione per i percettori di SFL e ADI, che prevede un esonero contributivo totale fino a 8.000 € annui per contratti a tempo indeterminato e fino a 4.000 € per quelli a tempo determinato. Per beneficiare di questo incentivo, il datore di lavoro deve pubblicare l’offerta di lavoro nel Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL).
- Il bonus NASpI, che concede un contributo mensile ai datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato i beneficiari di NASpI. Questo contributo corrisponde al 20% dell’indennità mensile residua che sarebbe stata corrisposta al lavoratore. Il bonus può essere usufruito per un massimo di 24 mesi e si applica anche ai contratti a termine trasformati in indeterminati.
- I bonus per le assunzioni di under 30 e over 50. Per i giovani under 30, è previsto un esonero contributivo del 50% fino a un massimo di 3.000 euro. Per i lavoratori over 50 disoccupati da almeno 12 mesi, l’esonero contributivo è del 50% per 12 mesi nel caso di assunzione a tempo determinato e per 18 mesi in caso di contratto a tempo indeterminato.
Come ottenere i bonus assunzioni
Da questa veloce carrellata delle agevolazioni alle assunzioni per il biennio 2024-2025 è evidente che per le imprese non resta che cominciare a scovare nuovi talenti per arricchire il proprio organico a costi decisamente ridotti.
Ma come si accede ai bonus assunzioni?
Come abbiamo anticipato, ci sono tutta una serie di requisiti e condizioni fondamentali da rispettare. Per riassumere, possiamo dire che le imprese si devono impegnare a:
- Assumere un lavoratore con un contratto a tempo indeterminato
- Mantenere l’assunzione per il periodo minimo richiesto dall’agevolazione (in genere, 12 mesi)
- Presentare domanda al portale dell’INPS o attraverso i canali ufficiali del governo secondo le procedure indicate.
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