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la collaborazione aziendale in azienda: come migliorarla

La collaborazione aziendale: cosa la ostacola e come renderla efficace

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Per introdurre il concetto di collaborazione aziendale, ovvero quella fusione di competenze, idee e creatività che nascono dal lavoro di gruppo sul posto di lavoro, possiamo considerare un celebre proverbio africano che dice: “Se vuoi andare veloce vai da solo, se vuoi andare lontano vai insieme agli altri”.

La cultura della competitività, ancora attuale?

In un mondo concentrato sul raggiungimento immediato dei risultati, che siano di profitto o di successo individuale, la collaborazione aziendale è stata totalmente rimpiazzata da una spiccata tendenza alla competitività, sempre più percepita come un requisito fondamentale. Nell’ambito lavorativo, dunque, si suppone che chi possiede lo spirito più competitivo e prevale sugli altri sarà colui che otterrà i risultati migliori. Non ce ne rendiamo conto, ma la logica della competitività e della ricerca del profitto immediato provocano un circolo vizioso di insoddisfazione e nuovi bisogni. Gli individui si ritrovano così costretti ad una lotta in cui avere la meglio sull’altro è la sola opzione possibile per ottenere ciò che credono di volere.

Ma oggi è arrivato il momento di chiederci se questa logica, per quanto radicata nella nostra società, abbia ancora motivo di esistere. Forse, è il caso di avviare un sostanziale cambiamento culturale.
In effetti, il desiderio di ottenere tutto e subito è tipico di una cultura che, in favore del profitto e del successo, non si è fatta scrupoli nel portare avanti l’estremo sfruttamento delle risorse naturali lasciandoci in eredità il mondo ferito che conosciamo oggi.

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Una diversa cultura: la collaborazione aziendale

E se questa celebrazione della competitività, che caratterizza ancora molti ambienti di lavoro, fosse in realtà un inganno che ci fa perdere di vista gli obiettivi di lungo termine e i valori in cui crediamo? Se, in effetti, la tanto ricercata autorealizzazione non fosse altro che la consapevolezza di poter mettere talento e competenze al servizio di un progetto più grande? Un progetto realizzabile solo grazie alla collaborazione aziendale?

Forse davvero, nella vita e sul lavoro, i risultati importanti non si ottengono in una corsa in solitaria ricca di spallate agli avversari ma in una corsa di gruppo in cui l’obiettivo diventa raggiungibile proprio perché lo si conquista insieme. Collaborare, insomma, con l’obiettivo di mettere in comune competenze, conoscenze, talenti, informazioni e risorse per un obiettivo che altrimenti apparirebbe irraggiungibile.

I risultati migliori si ottengono lavorando in gruppo

Pare che quasi il 70% dei dipendenti ottenga risultati migliori lavorando in gruppo. Nonostante ciò, sono ancora molte le aziende che prediligono un approccio competitivo. Ciò, se non altro, perché ogni cambiamento aziendale deve cominciare dal vertice e, spesso, è proprio tra le classi dirigenziali che permane una logica improntata alla competitività.
Ma se aumentare il tasso di collaborazione sul lavoro consente di aumentare il valore aggiunto del prodotto, come mai non si spinge con maggior forza sull’acceleratore della collaborazione?

infografica sulla collaborazione sul lavoro

Le difficoltà delle collaborazione aziendale

Tra le cose che più rendono difficili la collaborazione aziendale c’è la difficoltà intrinseca del lavorare in team. Non tutti hanno la naturale predisposizione all’ascolto, quella soft skill necessaria alla collaborazione efficace. Di frequente, tuttavia, quello che appare essere un generale astio verso il lavoro di gruppo ha origini diverse. Per riuscire ad individuare eventuali ostacoli, sondare le opinioni dei dipendenti con un sondaggio ad hoc può essere un’ottima soluzione.
Impiegare il modulo Sondaggi di MyNet per veicolare questionari (come quello di soddisfazione dei dipendenti )permette di coinvolgere con semplicità le persone ed ottenere una percentuale di partecipazione ben più alta di quella generalmente ottenuta dalla tradizionale diffusione cartacea dei questionari.
È probabile scoprire, in tal modo, che una delle principali ragioni che sancisce il fallimento della collaborazione è la scarsa motivazione di uno o più individui del team. Wayne Tarken ha individuato due elementi dell’organizzazione aziendale che stanno alla base della frustrazione dei dipendenti verso l’idea della collaborazione:

    • strumenti e spazi non idonei al lavoro di gruppo

    • la difficoltà nell’ottenere le informazioni necessarie in maniera chiara e diretta

Spazi non adatti, comunicazione insufficiente

In effetti, il processo di ricerca di informazioni utili a proseguire il progetto che i dipendenti devono mettere in atto è spesso estenuante e si protrae per ore o giorni interi. Per risolvere questa problematica, non c’è soluzione migliore che investire nelle risorse umane e adottare uno strumento tecnologico come MyNet. La piattaforma garantisce infatti la trasparenza e facilita la condivisione, l’interazione e lo scambio. Insomma, una struttura tecnologica collaborativa che permette di procedere con agilità e accedere facilmente alle informazioni quando necessario. Il modulo Armadietto di MyNet, ad esempio, costituisce il perfetto archivio in cui la documentazione aziendale può essere conservata secondo un’intuitiva organizzazione a cartelle. In tal modo, i documenti possono essere consultati sia da dispositivo mobile che da desktop. O, ancora, il modulo Chat che consente di sfruttare appieno la velocità della messaggistica istantanea ed evitare lunghe e confuse catene di mail per richiedere eventuali informazioni aggiuntive.

Insomma, una tecnologia in grado di supportare la collaborazione aziendale mantenendo alti i livelli di comunicazione tra colleghi, settori e classe dirigente e che permette di garantire coordinazione ed efficacia evitando così inutili sprechi di tempo e risorse.

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L’ingrediente principale per una buona collaborazione: la fiducia

Se questo ostacolo si può quindi dire superato adottando MyNet, è utile considerare ora l’importanza della fiducia.
Spingere i propri dipendenti a collaborare e poi pretendere di avere su di loro il controllo assoluto è un’incoerenza che soffoca qualsiasi spirito collaborativo. Pianificare riunioni frequenti e richiedere un costante scambio di mail d’aggiornamento sono perciò abitudini da dimenticare che rientrano in quella che si definisce riunionite, uno degli sprechi di risorse finanziarie e umane che più colpiscono le aziende. In effetti, è importante per le aziende comprendere quando e come organizzare una riunione di lavoro produttiva, capace di portare valore aggiunto.
Fiducia, infatti, implica garantire ai propri dipendenti la possibilità di auto-organizzarsi e avviare un circolo di rispetto e stima reciproca. Diversi studi dimostrano quanto l’appoggio e l’interesse personale da parte del proprio capo siano elementi fondamentali per i dipendenti. Il 55% di loro si dichiara pronto a rimanere accanto al proprio datore per più di 10 anni se questo dimostra coerenza e interesse nei propri confronti. Semplici pratiche come quelle dell’ascolto e del riconoscimento del lavoro altrui possono trasformare dei dipendenti frustrati in persone motivate.

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Da questo punto di vista, la semplificazione di tutti i processi aziendali concessa da MyNet garantisce significativi risultati. Permette infatti ai dipendenti non solo di muoversi con maggior autonomia nel lavoro di tutti i giorni ma anche di vivere l’intero ambiente aziendale come una realtà piacevole che fa del dialogo e dell’integrazione un punto di forza.
Quando le persone si sentono coinvolte e parte integrante dell’azienda aumenta la collaborazione e ne risente positivamente anche il profitto. Una ricerca condotta dall’Hay Group stima che le entrate possono essere di 2,5 volte superiori a quelle delle aziende in cui i livelli di coinvolgimento sono bassi.
È quindi necessario adottare un deciso cambio di prospettiva che deve partire dalle classi dirigenti. Da qui, poi, il nuovo paradigma potrà diffondersi con efficacia in tutto l’ambiente di lavoro grazie all’adozione di uno strumento tecnologico come MyNet.

L’obiettivo dev’essere quello di creare un ambiente lavorativo aperto che favorisce la comunicazione e lo scambio di idee. Insomma, una cultura allo condivisione che si nutre dell’ambiente di fiducia e sicurezza che si è riusciti a creare.
Impiegare MyNet è il primo passo per consentire una migliore comunicazione e rendere la collaborazione un successo.

Questo articolo è stato scritto da

Manuele CeschiaCEO di MyNet. Laureato in Economia e da sempre impegnato nel settore del marketing, della comunicazione e dell’organizzazione di eventi, si occupa dello sviluppo del progetto MyNet supportando il lavoro di tutti i team. Collabora con Università e Centri di formazione per condividere la sua esperienza professionale.

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