Cos’è il bilancio delle competenze aziendali che aumenta produttività e motivazione
L’evoluzione del mondo del lavoro e la crescente consapevolezza del potere del potenziale individuale hanno portato le aziende all’adozione di strumenti di valutazione innovativi, tra i quali il bilancio delle competenze. Questo strumento, focalizzato sul riconoscimento delle attitudini, delle motivazioni e delle capacità di un individuo, si è già da tempo dimostrato un importante alleato in fase di orientamento, ma si conferma sempre più un aiuto prezioso anche per i lavoratori e i manager interessati a trarre il meglio dalla propria carriera professionale.
Partendo dal presupposto che il potenziale sia più della somma della formazione, delle esperienze, personali, sociali e professionali dell’individuo, il bilancio delle competenze sfrutta strumenti quali test, colloqui e schede di autoanalisi per concentrare la sua attenzione sui bisogni e sulle aspettative professionali dei lavoratori mappando conoscenze e abilità attuali per mettere in luce occasioni di crescita e sviluppo.
Tutte queste caratteristiche rendono la valutazione delle competenze molto preziosa per le aziende, che possono impiegarla per valutare abilità e attitudini delle risorse umane all’interno del proprio organico e contribuire significativamente all’aumento della motivazione, dell’efficienza e della produttività.
In questo articolo approfondiremo che cos’è un bilancio delle competenze, di quali strumenti di valutazione si avvale e soprattutto perché è importante implementarlo in azienda.
Che cosa significa “competenza”
Prima di esplorare il concetto di bilancio delle competenze è naturalmente importante chiarire che cosa sono le “competenze” a cui la valutazione fa riferimento.
In effetti, quello di competenza è un concetto complesso, che va oltre alla mera somma di capacità, abilità, conoscenze e inclinazioni personali. Possiamo intenderla come il risultato di tutti i saperi che un individuo mobilizza in situazioni di lavoro a comprendere naturalmente le conoscenze acquisiste durante il percorso formativo, le capacità frutto di esperienze personali e professionali e la motivazione che lo spingono a mettere in atto le proprie potenzialità.
L’aspetto interessante, ad ogni modo, è che la competenza supera in portata tutti questi singoli fattori per rappresentare il modo in cui questi convergono per esprimersi appieno nell’ambito lavorativo e contribuire alla qualità e all’efficacia dell’azione professionale.
Il bilancio delle competenze: significato
Dunque, preso da questa prospettiva, che cos’è il bilancio delle competenze?
Il bilancio delle competenze è uno strumento aziendale finalizzato all’analisi, valutazione e sviluppo delle competenze dei dipendenti. Pone la sua attenzione sulle competenze tecniche e professionali ma anche sulle capacità personali maturate durante le esperienze passate, sugli interessi e sulle attitudini.
L’obiettivo principale di questa analisi è mappare conoscenze e abilità attuali di ciascun lavoratore, ma consente naturalmente di delineare un chiaro percorso per lo sviluppo di nuove competenze. Ecco perché per le aziende rappresenta uno strumento non certo secondario, considerata l’importanza di favorire la formazione interna (che come abbiamo già visto qui aumenta la soddisfazione dei singoli e la produttività aziendale), di coltivare e di trattenere i talenti, soprattutto considerando gli importanti costi che si associano a nuove assunzioni.
Il bilancio delle competenze, dunque, coinvolge i dipendenti in un processo collaborativo di analisi, e culmina in un report che evidenzia:
- punti di forza,
- punti di debolezza,
- attitudini,
- interessi,
- livelli di motivazione,
- potenzialità non ancora espresse (o lacune da colmare)
La valutazione delle competenze: tra tipologie e strumenti
Esistono due tipologie autonome e distinte di bilancio delle competenze: il bilancio di posizionamento e quello di orientamento. Se il primo è descrittivo e finalizzato a fornire una fotografia attuale di ciò che l’individuo ha acquisito fino ad un preciso momento, il secondo è invece proiettato al futuro e focalizza la sua attenzione sul percorso che può essere definito per raggiungere nuovi obiettivi.
Ad ogni modo, è bene qui sottolineare che non esiste un unico modello di bilancio delle competenze. Ogni realtà può infatti optare per una diversa strategia e persino per diversi strumenti a comprendere questionari di autovalutazione, interviste strutturate, test psicometrici e osservazioni dirette sul luogo di lavoro. Queste valutazioni possono avvenire individualmente o collettivamente e sono spesso supportate da software hr in grado di digitalizzare molti dei processi.
A cosa serve il bilancio delle competenze: perché implementarlo in azienda
Il bilancio delle competenze mira a valutare le competenze effettive dei singoli, ovvero le soft skills e le competenze tecniche. Per un’azienda, conoscere questi aspetti significa naturalmente assicurarsi un allineamento tra prestazioni lavorative e aspettative.
Implementare questa valutazione in azienda è dunque fondamentale per:
- Identificare i punti di forza degli individui: in che cosa eccelle ciascun dipendente? Questa consapevolezza consente di assegnare i dipendenti ai ruoli più adatti alle loro competenze, migliorando così la loro produttività e soddisfazione sul lavoro.
- Pianificare percorsi di formazione: quali sono le aree di miglioramento dei singoli dipendenti? Individuare le lacune e le potenzialità è utile a progettare programmi di apprendimento mirati, individuali e collettivi.
- Definire gli obiettivi di carriera: quali sono le aspettative individuali? Gli obiettivi di crescita professionali dei dipendenti possono essere allineati alle esigenze aziendali, aumentando soddisfazione, motivazione e engagement dei singoli.
- Ottimizzare la gestione delle persone: quali competenze collaborano al meglio? Conoscere le competenze dei singoli aiuta a definire gruppi di lavoro più efficienti e produttivi con il giusto mix di competenze, abilità e attitudini.
Alcuni vantaggi chiave
Quante persone sono completamente consapevoli delle competenze che hanno a propria disposizione perché maturate dalle esperienze formative, lavorative e personali?
Purtroppo, la risposta è: ben poche.
Introdurre in azienda il bilancio delle competenze è molto utile per offrire ai dipendenti una nuova consapevolezza circa le proprie capacità e potenzialità.
Ecco alcuni dei vantaggi più rilevanti che le imprese riscontrano:
- Miglioramento delle prestazioni dei dipendenti: La valutazione evidenzia punti di forza e debolezza, permettendo ai dipendenti di comprendere il proprio stato attuale e immaginare percorsi di crescita. Ciò si traduce in maggiore produttività, qualità del lavoro e soddisfazione personale.
- Riduzione del turnover: identificando le potenzialità interne, il bilancio delle competenze valorizza i dipendenti attraverso percorsi di crescita professionale generando un rinnovato senso di soddisfazione e appartenenza all’azienda.
- Sviluppo di una sana cultura aziendale: il bilancio favorisce un ambiente di lavoro in cui le competenze sono riconosciute, valorizzate e sviluppate, promuovendo la convinzione che attraverso l’apprendimento continuo nessun obiettivo è irraggiungibile.
- Facilitazione della mobilità interna: individuando competenze trasversali, il bilancio agevola la mobilità interna, consentendo ai dipendenti di sfruttare le loro abilità in diversi ruoli e contesti lavorativi.
- Aumento della competitività sul mercato: investire sul bilancio delle competenze e sullo sviluppo delle skills dei dipendenti prepara le aziende ad affrontare le sfide del mercato, ad adattarsi ai cambiamenti e ad abbracciare l’innovazione.
- Incremento della talent attraction: una forza lavoro competente e motivata contribuisce a migliorare la reputazione aziendale, attrarre nuovi clienti e rendere l’organizzazione più attraente per i talenti esterni.
Bilancio di competenze: come si fa?
Compreso il ruolo e la rilevanza del bilancio delle competenze in azienda è ora arrivato il momento di capire come si realizza questa valutazione.
Come abbiamo anticipato, le strategie e gli strumenti che si nascondono dietro al bilancio delle competenze possono essere molte e varie ma è buona prassi ricordarsi sempre di:
- Definire gli obiettivi: un buon bilancio delle competenze può aiutare a ridefinire e ottimizzare molti aspetti, dalla gestione delle risorse umane alla pianificazione della formazione interna. In fase di partenza è perciò fondamentale scegliere con chiarezza che cosa si intende mettere in luce.
- Identificare le competenze da misurare: a seconda degli obiettivi aziendali è probabile alcune competenze finiscano per ricoprire un’importanza maggiore di altre. Specifiche, trasversali o personali, ciò che conta è chiarire il soggetto principale dell’analisi.
- Scegliere gli strumenti: per raccogliere le informazioni vi sono molti strumenti utili, dai questionari di autovalutazione ai test psicometrici fino alle osservazioni dirette e ai feedback raccolti da colleghi e superiori.
- Analizzare i risultati: comparare i risultati ottenuti con le competenze chiave individuate in fase iniziale aiuta ad individuare le aree di miglioramento.
- Pianificazione delle azioni: messi in luce i punti di debolezza dei singoli, non resta che definire un piano di azioni correttive utili a colmare le lacune o offrire nuove chance di crescita. È possibile considerare azioni quali percorsi formativi, programmi di coahing o mentoring e job rotation.
- Monitoraggio: valutare l’efficacia delle azioni messe in atto è fondamentale per garantirsi risultati a lungo termine. Per farlo, può essere una buona prassi introdurre un processo di feedback continuo che coinvolga dipendenti e superiori.
Conclusione
Il bilancio delle competenze rappresenta una risorsa fondamentale per l’ottimizzazione della gestione delle risorse umane in azienda.
Attraverso un’analisi accurata delle competenze, sia tecniche che personali, questa valutazione offre un quadro completo delle potenzialità dei dipendenti, permettendo loro di crescere professionalmente e contribuire in modo più significativo al successo aziendale.
Dall’identificazione dei punti di forza alla progettazione di percorsi di formazione personalizzati, il bilancio delle competenze si configura come il motore di una cultura aziendale che valorizza il talento interno, riduce il turnover e promuove la competitività sul mercato. Implementare questa pratica rappresenta quindi un investimento strategico per le aziende desiderose di promuovere la crescita continua, migliorare l’efficienza e mantenere un ambiente lavorativo dinamico e competitivo.
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