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rappresentazione grafica di un organigramma funzionale

Cos’è l’organigramma funzionale, a cosa serve e quando usarlo

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In ogni azienda, piccola o grande che sia, definire con chiarezza chi fa cosa è il primo passo per lavorare in modo organizzato, efficiente e trasparente. È qui che entra in gioco l’organigramma funzionale, una delle strutture organizzative più diffuse, soprattutto in contesti dove i reparti svolgono ruoli ben distinti e hanno bisogno di riferimenti precisi.
Ma cos’è un organigramma funzionale, come si differenzia da altri modelli organizzativi e in quali casi rappresenta davvero una soluzione efficace?

In questo articolo facciamo chiarezza su questa tipologia di organigramma aziendale, vedremo un esempio concreto di organigramma funzionale, analizzeremo i vantaggi (e i limiti) di questo approccio e concluderemo con alcuni consigli per gestirlo al meglio, anche in formato digitale.

Stai cercando una panoramica generale su cos’è un organigramma aziendale? Allora comincia da questo approfondimento.

Cos’è un organigramma funzionale e perché è ancora attuale

Un organigramma funzionale è un modello di organizzazione aziendale in cui i dipendenti vengono suddivisi in base alla funzione che svolgono: produzione, marketing, amministrazione, risorse umane, e così via. Ogni area è guidata da un responsabile e tutti i collaboratori che operano all’interno di quella funzione rispondono direttamente a lui o lei.

Questo tipo di organigramma aziendale funzionale permette una chiara distribuzione delle responsabilità e una specializzazione interna che favorisce l’efficienza. È uno schema gerarchico semplice da leggere, dove ogni funzione è chiaramente distinta e non si generano sovrapposizioni tra ruoli e competenze.

Il modello funzionale è ancora oggi molto utilizzato nelle aziende strutturate o in fase di crescita, soprattutto quando si ha la necessità di razionalizzare i processi, semplificare la supervisione e garantire un alto livello di controllo nelle attività operative.

Ma, come vedremo, non è sempre la soluzione ideale: in alcuni contesti può risultare poco flessibile o generare isolamento tra i team. Per questo, prima di adottarlo, è importante capirne a fondo vantaggi e limiti, anche confrontandolo con altre strutture come l’organigramma gerarchico funzionale.

Organigramma funzionale: esempio pratico per capire come funziona

Per comprendere davvero come funziona un organigramma funzionale aziendale, è utile partire da un esempio concreto. Immaginiamo una media impresa manifatturiera con circa 100 dipendenti e reparti ben distinti: produzione, vendite, marketing, amministrazione e risorse umane.

In una struttura funzionale, ogni reparto costituisce un’unità autonoma con un proprio responsabile. Il direttore delle vendite coordina gli account commerciali, quello del marketing gestisce campagne e comunicazione, il responsabile HR supervisiona le attività legate al personale, e così via. Ogni collaboratore ha un referente unico, a cui fa capo per compiti, obiettivi e valutazione delle performance.

Questa configurazione è particolarmente adatta in contesti in cui le attività sono ben organizzate e ripetitive, e dove l’efficienza operativa e la specializzazione sono fattori chiave. La comunicazione avviene principalmente all’interno dei singoli reparti, mentre le decisioni strategiche sono accentrate nei vertici funzionali e nella direzione generale.

Ma come si visualizza tutto questo in un grafico? Un organigramma funzionale rappresentato graficamente mostra blocchi verticali — uno per ogni funzione — con linee chiare di responsabilità. È uno schema ordinato, leggibile e utile a chiarire ruoli e processi interni, specialmente nelle fasi di onboarding o riorganizzazione aziendale.

organigramma aziendale realizzato con blocchi di legno con sagome di persone disegnate

I pro e i contro dell’organigramma funzionale

Come abbiamo accennato poco fa, adottare un organigramma funzionale aziendale può rappresentare una scelta strategica per molte realtà, soprattutto in presenza di processi consolidati e ruoli ben definiti. Ma come ogni struttura organizzativa, anche quella funzionale ha un impatto diretto sul modo in cui si lavora, si comunica e si prendono decisioni.

Per capire se è davvero il modello giusto per la tua impresa, è utile analizzarne a fondo vantaggi e possibili limiti, considerando sia l’operatività quotidiana che le prospettive di crescita.

I vantaggi

Tra i principali benefici dell’organigramma funzionale troviamo:

  • Maggiore specializzazione: i dipendenti sviluppano competenze specifiche all’interno del proprio ambito, aumentando l’efficienza e la qualità del lavoro.
  • Ruoli chiari e definiti: ogni risorsa sa esattamente a chi rispondere e quali sono le sue responsabilità, riducendo il rischio di sovrapposizioni.
  • Controllo verticale più efficace: i responsabili di funzione possono monitorare con attenzione le attività del proprio reparto.
  • Maggiore semplicità nella gestione quotidiana: grazie a una struttura ordinata, è più facile gestire i processi interni, soprattutto nelle aziende di medie dimensioni.

Le criticità

Accanto ai vantaggi, è bene considerare anche alcune limitazioni tipiche degli organigrammi funzionali, soprattutto in contesti aziendali più dinamici:

  • Comunicazione interfunzionale difficile: ogni reparto tende a lavorare in modo autonomo, creando barriere nella collaborazione trasversale.
  • Rigidità organizzativa: il modello funzionale è poco adatto a gestire progetti innovativi o attività che richiedono flessibilità.
  • Possibili inefficienze operative: quando più reparti devono collaborare, l’assenza di un coordinamento trasversale può rallentare i processi.

Per superare questi limiti, alcune aziende scelgono strutture ibride come l’organigramma gerarchico funzionale, che combina verticalità e collaborazione tra reparti.

Organigramma funzionale e organigramma gerarchico funzionale: differenze e affinità

L’organigramma gerarchico funzionale nasce proprio per superare alcune rigidità del modello funzionale puro. Si tratta di una struttura organizzativa ibrida, che mantiene la verticalità tipica delle funzioni, ma introduce anche elementi trasversali per agevolare la collaborazione tra reparti.

Nel modello funzionale classico, ogni lavoratore risponde a un solo responsabile, all’interno del proprio reparto. In quello gerarchico funzionale, invece, un collaboratore può avere più referenti: uno per la funzione di appartenenza, l’altro legato a un progetto o a un’attività condivisa con altri reparti.

Questo consente maggiore flessibilità, comunicazione più fluida tra settori e una migliore capacità di gestione di progetti interfunzionali. Di contro, richiede una governance più strutturata, per evitare sovrapposizioni o conflitti tra i vari livelli di responsabilità.

Come creare il tuo organigramma funzionale in pochi passaggi

Se stai pensando di adottare un organigramma funzionale, il primo passo è osservare da vicino la tua organizzazione. Ogni struttura efficace parte da una rappresentazione chiara delle funzioni aziendali, delle responsabilità e delle relazioni tra i reparti.

Ecco come puoi procedere:

  1. Definisci le aree operative. Individua i reparti chiave della tua azienda (come amministrazione, vendite, marketing, produzione) e assegna a ciascuno una funzione ben definita.
  2. Nomina i responsabili di funzione. Per ogni area operativa, assegna un referente che abbia il compito di coordinare le attività, gestire il team e rispondere alla direzione.
  3. Organizza i ruoli all’interno di ogni funzione. Attribuisci con precisione i ruoli ai membri del team, specificando per ciascuno obiettivi e compiti. Ogni collaboratore deve sapere a chi fa riferimento.
  4. Crea lo schema visivo. Costruisci una rappresentazione semplice e ordinata, con ogni funzione disposta in verticale e le risorse ben collegate ai rispettivi responsabili.
  5. Condividi l’organigramma con tutta l’azienda. Un organigramma funzionale è davvero utile quando diventa uno strumento condiviso. Mettilo a disposizione di tutti, così da favorire trasparenza, chiarezza e allineamento.

Dal modello alla pratica: come digitalizzare il tuo organigramma aziendale

Creare un organigramma funzionale è solo il primo passo. Perché sia davvero utile alla tua organizzazione, deve essere facilmente accessibile, aggiornabile e condivisibile. È qui che la digitalizzazione fa la differenza.

Digitalizzare l’organigramma funzionale significa:

  • Renderlo consultabile da tutti i collaboratori, ovunque si trovino
  • Aggiornarlo in tempo reale quando cambiano ruoli, responsabili o assetti interni
  • Evitare errori o confusione dovuti alla circolazione di versioni obsolete
  • Rafforzare la trasparenza organizzativa e favorire l’allineamento tra reparti

In contesti distribuiti o in crescita, un organigramma statico o cartaceo rischia di diventare presto inadeguato. La versione digitale, invece, si integra con i flussi operativi e aiuta a costruire una cultura aziendale più ordinata, collaborativa e consapevole.

Per ottenere tutto questo in modo semplice, puoi utilizzare App MyNet: la piattaforma HR accessibile da dasktop e da mobile pensata proprio per accompagnare le aziende nella gestione quotidiana delle informazioni e trarre tutti i vantaggi della digitalizzazione. 100% personalizzabile, MyNet è l’App che consente di comunicare con il personale attraverso la chat aziendale interna, coinvolgere i dipendenti attraverso survey e questionari compilabili dal cellulare, assegnare compiti e attività, tracciare le presenze e semplificare la gestione delle richieste di ferie e permessi. E questi sono solo degli esempi!

Nello specifico, grazie al modulo Armadietto ideato per digitalizzare la gestione della documentazione aziendale (e persino la consegna delle buste paga), caricare, aggiornare e condividere l’organigramma funzionale con tutti i collaboratori è questione di pochi click.

Una soluzione pratica, intuitiva e già pronta per supportare l’organizzazione, anche quando evolve.

Conclusione: organizzare meglio per lavorare meglio

Come abbiamo visto in questo articolo, un organigramma funzionale chiaro e aggiornato aiuta le aziende a lavorare meglio. Rende più semplice distribuire le responsabilità, gestire i processi interni e favorire il coordinamento tra reparti.

Per di più, quando viene digitalizzato e reso accessibile a tutti, diventa uno strumento pratico per migliorare l’efficienza, rafforzare la trasparenza organizzativa e supportare la crescita aziendale.

Una struttura ben costruita, integrata nei flussi quotidiani e aggiornata in tempo reale contribuisce infatti a creare un ambiente di lavoro più ordinato, consapevole e collaborativo.

Vuoi rendere l’organizzazione della tua azienda più chiara, accessibile e condivisa? Comincia dal tuo organigramma funzionale. Digitalizzalo, condividilo e trasformalo in uno strumento concreto per crescere meglio. Contattaci per iniziare ad usare MyNet.

Questo articolo è stato scritto da

Giulia Di SopraCustomer success manager di MyNet. Nel 2015 entra nel mondo del digitale lavorando nel dipartimento commerciale di un’azienda di servizi online. Dopo diversi anni all’estero rientra in italia e inizia la sua attività in MyNet dedicandosi all’organizzazione delle DEMO, alla formazione dei manager e all’assistenza clienti.

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